Lo Sport e l’attenzione da rivolgere in età evolutiva

Melissa Balbo

Attraverso il coinvolgimento di tutta la persona, corpo, mente ed emozioni, l’attività sportiva di qualità può trasforma il movimento in una manifestazione individuale, sociale ed anche artistica:

- individuale perché offre la possibilità di esplorare ed esprimere la propria sensibilità emotiva, favorendo l’autostima e l’iniziativa personale, sviluppando un atteggiamento conoscitivo e forme di pensiero creativo;

- sociale perché come attività di gruppo stimola la capacità di attenzione e di rispetto nei confronti degli altri e del loro patrimonio culturale, migliorando comunicazione e relazione interpersonale;

- artistica perché da sempre stimola ed aiuta l’uomo ad esprimersi comprendendo che non tutto ha risposte univoche e spesso è necessario considerare più prospettive ed andare alla ricerca di soluzioni creative.

Da anni ormai si conosce l’importanza della corretta pianificazione dell’allenamento fisico, tecnico e tattico in base alle fasce di età e alle competenze dei giovani atleti/artisti. Tuttavia, ancor oggi è troppo spesso esigua la consapevolezza legata all’importanza dell’aspetto psicologico durante le fasi di allenamento.

La teoria di Jean Piaget, psicologo svizzero, spiega lo sviluppo concettuale e cognitivo dell’individuo dalle prime fasi di vita fino all’adolescenza e ci corre in aiuto per ricordare che i bambini passano attraverso una serie di stadi di sviluppo nelle rispettive fasce di età. Per tale motivo è possibile strutturare dei programmi differenziati a seconda dell’età e del sesso, che rispettino anche lo sviluppo cognitivo ed emozionale dell’allievo. Possiamo provare, seguendo le sue indicazioni, a riflettere su questi concetti brevemente riassunti:

5-8 anni: Imparare divertendosi. A questa età il bambino scopre il suo corpo e le sue potenzialità di socializzazione con il mondo esterno e per questo motivo l’apprendimento deve avvenire in modo ludico, senza strategie particolari. Per un corretto sviluppo psico-fisico è necessario che il bambino percepisca il proprio ambiente (famigliare, scolastico, sportivo, etc.) come un ambiente amico e quindi come luogo sicuro e protetto all’interno del quale esprimere tutte le sue potenzialità. Il sistema nervoso è immaturo, l’apparato scheletrico non completamente ossificato. La coordinazione motoria e l’attivazione muscolare devono ancora assestarsi. È questa l’età in cui il maggior impegno dovrà essere rivolto al completamento assoluto dello schema corporeo e conseguentemente verso l’integrazione massimale delle capacità coordinative (processi di organizzazione, guida, controllo e regolazione cinetica ed energetica dei movimenti).

9-11 anni: crescere. In questa fascia di età le dinamiche di gruppo sono di fondamentale importanza per la formazione delle regole e dell’abitudine alla collaborazione. L’intelligenza diventa più strutturata e attraverso l’interazione il bambino si rende sempre più conto della propria autoefficacia. In questo periodo sboccia la socialità e l’emulazione, cosa che non deve mai essere sottovalutata dagli istruttori o allenatori che diventano, spesso inconsapevolmente, dei modelli, in positivo o in negativo, per i loro allievi. Il pensiero diviene dinamico, decentrato e reversibile; il bambino è in grado di compiere operazioni di classificazione e seriazione, valutando con accresciuta competenza i tempi e le distanze.

12-15 anni: studiare per migliorarsi. È oramai risaputo che la pratica di uno sport migliora la qualità della vita psicofisica dei soggetti durante la pubertà e aiuta a prevenire disagi psicologici importanti tipici di questa età quali, ad esempio, condotte antisociali, abuso di alcol e droghe, depressione o disturbi alimentari. Una corretta pratica sportiva a questa età permette di classificare le regole sociali importanti nella condotta quotidiana, facilita la condivisione dell’esperienze all’interno di un gruppo e fa fronte ai bisogni individuali del ragazzo, quali autostima, sicurezza e identità propria.

15-18 anni: identità. In questa fascia di età il ragazzo ha già maturato una scelta sportiva ben definita, anche se questa rappresenta l’età con il maggior rischio di abbandono della pratica sportiva.

In questo periodo il ragazzo sviluppa e definisce un’identità forte e stabile, consolida la propria autostima e riesce a controllare le emozioni al fine di gestire le situazioni. L’adolescenza è caratterizzata da una molteplicità di cambiamenti su svariati fronti: in questo periodo della vita diventano fondamentali gli amici, che non sono solo più dei compagni di giochi ma dei confidenti e delle persone con cui confrontarsi. Il ragazzo abbandona lentamente il concetto di sé costruito sull’adattamento alle aspettative genitoriali per sostituirlo ad una considerazione di sé derivata dai giudizi dei coetanei, per la quale sono di fondamentale importanza l’aspetto fisico, l’attrazione sessuale, l’intelligenza. L’adolescente acquisisce una propria identità quando trova un punto di equilibrio sintetizzando i concetti di sé, in una rappresentazione unitaria di sé qualitativamente superiore alla somma delle sue singole componenti. Il raggiungere la capacità di riflettere sul proprio pensiero e su quello degli altri permette al giovane di prendere in considerazione idee differenti dalle proprie, mutando la qualità delle relazioni e sfumando le caratteristiche egocentriche dell’età infantile. A questa età la riflessione su sé stessi è più approfondita ed elaborata e porta l'adolescente a comprendere che vi sono discrepanze tra come si vede lui e come lo vedono gli altri, portandolo a vagliare l'opportunità di adeguarsi alle aspettative sociali.

Nella tua attività trovi riscontro delle informazioni sopra citate?

A mio parere l’istruttore è la persona alla quale un genitore affida ciò che di più prezioso possiede: suo figlio (il cervello, il corpo e l’anima). Glielo affida affinché venga trasformato in un capolavoro pensante. Un onore colmo di responsabilità, incombenze, queste ultime, a cui non è possibile sottrarsi ed a cui è necessario arrivare adeguatamente allenati anche psicologicamente. 


Melissa Balbo

Autore: Ezio Dau 29 aprile 2025
Il significato degli ostacoli nella vita Nella vita, gli ostacoli rappresentano sfide che ci mettono alla prova e ci permettono di crescere e svilupparci. Questi impedimenti possono manifestarsi sotto forma di difficoltà personali, professionali o emotive, ma è proprio grazie a essi che possiamo imparare a superare i nostri limiti e a migliorare noi stessi. Affrontare gli ostacoli con determinazione e resilienza ci aiuta a sviluppare una mentalità forte e a trovare soluzioni creative ai problemi che incontriamo lungo il cammino. Ogni ostacolo superato ci rende più forti e ci prepara ad affrontare sfide future con maggiore fiducia e saggezza. Invece di temere gli ostacoli, dovremmo vederli come opportunità di crescita e di miglioramento personale, in grado di plasmare il nostro carattere e la nostra volontà. Resilienza e determinazione: le chiavi del successo La resilienza e la determinazione rappresentano le fondamenta su cui si basa il successo di un individuo. Essere resilienti significa essere in grado di affrontare le avversità con forza e flessibilità, reagendo in modo positivo alle sfide che la vita ci pone davanti. La determinazione, invece, è quella capacità interiore che ci spinge a perseguire i nostri obiettivi con fermezza e costanza, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino. Senza questi due pilastri, diventa arduo raggiungere il successo desiderato. La resilienza ci permette di superare gli ostacoli con coraggio, mentre la determinazione ci dà la motivazione necessaria per non arrenderci di fronte alle avversità. Un individuo resiliente e determinato è destinato a raggiungere traguardi importanti nella vita. Come affrontare le difficoltà con coraggio Affrontare le sfide con audacia è fondamentale per superare gli ostacoli che la vita ci pone davanti. Quando ci troviamo di fronte a difficoltà, è importante mantenere la calma e affrontarle con coraggio e determinazione. Spesso le sfide ci mettono alla prova, ma è proprio in quei momenti che possiamo dimostrare la nostra forza interiore. Affrontare le avversità con coraggio ci permette di crescere e di superare i limiti che pensavamo di avere. È importante non arrendersi di fronte alle difficoltà, ma invece affrontarle con la giusta mentalità e determinazione. Solo così potremo uscire più forti e più saggi da ogni ostacolo che incontriamo lungo il nostro cammino. Crescita personale attraverso le sfide Affrontare le sfide della vita è fondamentale per la crescita personale. Ogni ostacolo che incontriamo ci offre l'opportunità di imparare, crescere e migliorare. Attraverso le sfide, possiamo scoprire nuove risorse interiori che non sapevamo di possedere, sviluppando così una maggiore consapevolezza di noi stessi e delle nostre capacità. La crescita personale attraverso le difficoltà ci permette di diventare più forti, più resilienti e più determinati nel perseguire i nostri obiettivi. In questo processo di crescita, impariamo a superare i limiti che ci eravamo posti, ad adattarci ai cambiamenti e a trovare soluzioni creative ai problemi che incontriamo lungo il cammino. Le sfide non sono solo ostacoli da superare, ma vere e proprie occasioni di crescita e trasformazione personale.  L'importanza della perseveranza nel superare gli impedimenti Nella vita, la costanza riveste un ruolo fondamentale nel superare gli ostacoli che si presentano lungo il cammino. La capacità di perseverare di fronte alle difficoltà è ciò che distingue coloro che raggiungono il successo da chi si arrende troppo presto. Affrontare le sfide con determinazione e resilienza permette di crescere personalmente, imparando dagli ostacoli incontrati e diventando più forti nel processo. L'importanza della perseveranza sta nel non arrendersi di fronte alle avversità, ma nel trovare la forza interiore necessaria per superarle. Solo attraverso la tenacia e la volontà di non lasciarsi abbattere dalle difficoltà si può realmente progredire e raggiungere i propri obiettivi. Ezio Dau
Autore: Ezio Dau 25 aprile 2025
L'importanza della concentrazione Nella ricerca del successo e del raggiungimento degli obiettivi, l'importanza della concentrazione risulta fondamentale. Mantenere la mente focalizzata su un singolo compito o obiettivo permette di massimizzare l'efficienza e la produttività. Concentrarsi significa evitare le distrazioni esterne e interne che possono ostacolare il nostro percorso verso il successo. Quando siamo concentrati, siamo in grado di dedicare tutte le nostre energie e risorse mentali a ciò che stiamo facendo, aumentando così le probabilità di ottenere risultati positivi. La concentrazione ci aiuta a lavorare in modo più efficiente, a prendere decisioni ponderate e a gestire meglio il tempo a nostra disposizione. In un mondo pieno di stimoli e distrazioni costanti, saper concentrarsi diventa una skill preziosa per ottenere il massimo dalle nostre azioni e perseguire con successo i nostri obiettivi. Strategie per mantenere il focus Per mantenere il focus su un obiettivo specifico, è essenziale adottare diverse strategie che favoriscano la concentrazione e la determinazione. Una tecnica efficace è quella di stabilire obiettivi chiari e suddividerli in compiti più piccoli e gestibili, in modo da mantenere sempre chiaro il percorso da seguire. Inoltre, è utile creare uno spazio di lavoro ordinato e privo di distrazioni, che favorisca la produttività e la concentrazione. La pratica della mindfulness e delle pause regolari possono aiutare a rinnovare l'energia mentale e a ripristinare il focus sulle attività principali. Infine, l'utilizzo di strumenti come planner o app per la gestione del tempo può essere un valido supporto nell'organizzazione delle attività quotidiane e nel mantenimento del focus sulle priorità. Come gestire le distrazioni quotidiane Per gestire le interruzioni giornaliere e mantenere la concentrazione sulle proprie attività, è fondamentale adottare alcune strategie efficaci. Innanzitutto, è utile identificare le fonti principali di distrazione e cercare di limitarle il più possibile. Creare un ambiente di lavoro ordinato e privo di elementi che possano distrarre può favorire la concentrazione. Inoltre, è importante pianificare le attività in modo da prevedere eventuali pause o momenti di relax per evitare stanchezza eccessiva che potrebbe portare a una maggiore suscettibilità alle distrazioni. Utilizzare strumenti come timer o app specifiche per gestire il tempo dedicato a ciascun compito può essere di grande aiuto nel rimanere concentrati. Infine, imparare a dire no a richieste superflue o non urgenti può contribuire a mantenere il focus sulle priorità. Strategie per il riposizionamento mentale Nel perseguire i propri obiettivi, è fondamentale padroneggiare tecniche efficaci per il riposizionamento mentale. Questo processo implica la capacità di riorientare costantemente la propria attenzione verso l'obiettivo desiderato, riducendo al minimo le interferenze esterne. Una strategia utile è quella di praticare la mindfulness, ossia l'arte di essere pienamente consapevoli del momento presente senza giudizio. Inoltre, l'utilizzo di visualizzazioni positive può aiutare a mantenere viva la motivazione e a rafforzare la determinazione nel raggiungimento degli obiettivi prefissati. Altrettanto importante è imparare a gestire in modo costruttivo eventuali pensieri negativi o auto-limitanti che possono insorgere lungo il percorso, sostituendoli con affermazioni positive e incoraggianti. Infine, l'auto-riflessione regolare e l'auto-analisi possono contribuire in modo significativo a mantenere alta la concentrazione e a favorire un sano riposizionamento mentale verso il traguardo da raggiungere.  Benefici della disciplina nell'inseguire i propri obiettivi La costanza nel perseguire i propri traguardi porta con sé numerosi vantaggi. Essere disciplinati nell'attuare azioni mirate al raggiungimento degli obiettivi favorisce la crescita personale e professionale. Mantenere un impegno costante e regolare permette di sviluppare una maggiore determinazione e resilienza di fronte alle sfide che si presentano lungo il cammino. Inoltre, la disciplina aiuta a mantenere alta la motivazione e a superare gli ostacoli che potrebbero scoraggiare chi non è abituato a perseguire con rigore i propri scopi. Grazie alla capacità di restare concentrati sulle mete prefissate, si ottiene una maggiore soddisfazione personale nel vedere i risultati del proprio impegno e della propria dedizione. Ezio Dau
Autore: Ezio Dau 22 aprile 2025
Il peso della scelta: comprendere le implicazioni Quando ci troviamo di fronte a decisioni significative, dobbiamo essere consapevoli del peso che ogni scelta porta con sé. Comprendere appieno le implicazioni di ciò che decidiamo è fondamentale per evitare conseguenze indesiderate in futuro. Questo peso della scelta può essere avvertito come un fardello, ma anche come un'opportunità di crescita e apprendimento. Analizzare attentamente le possibili conseguenze delle nostre decisioni ci permette di agire in modo più consapevole e responsabile, guidando il nostro cammino in direzione degli obiettivi prefissati. Accettare il peso della scelta significa assumersi la responsabilità delle proprie azioni e delle relative conseguenze, dimostrando maturità e determinazione nel percorso decisionale. La gestione delle conseguenze: un impegno continuo La gestione degli esiti di una decisione rappresenta un impegno costante che richiede attenzione e dedizione. Dopo aver scelto un percorso, è essenziale monitorare da vicino le conseguenze che ne derivano, adattandosi di conseguenza. Questo processo implica la capacità di valutare in modo obiettivo gli effetti delle proprie scelte e di apportare eventuali correzioni o miglioramenti lungo il cammino. La consapevolezza che le decisioni possono avere ripercussioni a lungo termine richiede una presenza costante e una volontà ferma nell'affrontare le sfide che si presentano. Solo attraverso un impegno continuo nella gestione delle conseguenze si può garantire un percorso di crescita e apprendimento costante, fondamentale per ottenere risultati positivi nel lungo periodo. La resistenza alle difficoltà: perseverare nella decisione Affrontare le sfide e le avversità che possono presentarsi dopo aver preso una decisione richiede determinazione e resilienza. La resistenza alle difficoltà è fondamentale per perseverare nella scelta fatta, anche quando gli ostacoli sembrano insormontabili. È importante mantenere salda la propria decisione, affrontando le difficoltà con coraggio e tenacia. Spesso ci si trova di fronte a situazioni impreviste o complesse che mettono alla prova la validità della nostra scelta, ma è proprio in questi momenti che bisogna dimostrare fermezza e non lasciarsi scoraggiare. La capacità di resistere alle avversità e di superare le difficoltà è ciò che permette di mantenere viva la decisione presa, portando a compimento ciò che si è scelto con determinazione. Strategie per affrontare il carico decisionale Per gestire il peso delle decisioni, è essenziale adottare strategie efficaci. Una tattica utile è quella di suddividere le decisioni complesse in piccoli passaggi più gestibili, facilitando così il processo decisionale. Inoltre, prendere in considerazione pro e contro di ciascuna opzione può aiutare a valutare obiettivamente le scelte disponibili. Altrettanto importante è concedersi del tempo per riflettere, evitando decisioni affrettate che potrebbero portare a rimpianti futuri. Consultare fonti affidabili e chiedere pareri a persone fidate può offrire prospettive diverse e preziose. Infine, ascoltare la propria intuizione e fidarsi delle proprie capacità decisionali è fondamentale per affrontare con successo il carico delle scelte da compiere. Riflessioni finali: accettare l'onere dell'impegno Nelle riflessioni conclusive di fronte alla decisione, è cruciale accettare pienamente l'onere dell'impegno che essa comporta. Questo significa essere consapevoli delle responsabilità e delle conseguenze che derivano dalla scelta intrapresa. Accettare l'onere dell'impegno implica essere pronti a dedicare tempo, risorse e energie per portare avanti la decisione presa, anche quando le sfide si presentano lungo il cammino. È un atto di coraggio e determinazione che richiede una forte volontà e una mentalità resiliente. Accettare questo peso dell'impegno ci permette di affrontare le difficoltà con maggior forza e determinazione, spingendoci a perseverare verso gli obiettivi prefissati nonostante le avversità incontrate lungo il percorso. Ezio Dau