La semplicità. Un tratto di eleganza delle persone di valore.
Che fine ha fatto la semplicità? Sembriamo tutti messi su un palcoscenico, e ci sentiamo tutti in dovere di dare spettacolo. (Charles Bukowski).
Oggi sento il bisogno di rallentare. Mi sono reso conto che sto mettendo troppa carne al fuoco. Sono alla ricerca di qualcosa che mi permetta di essere performante nel mio lavoro, di fare bella figura e di mettermi in evidenza, ma questo non sono io. Mi sto lasciando trascinare in un vortice di idee e di iniziative, con dei ritmi che non sono i miei e con strategie complesse e macchinose. Devo fermarmi a prendere fiato. Mi guardo allo specchio e mi dico: “ma questo non è quello in cui credi e quello che tu pensi che funzioni”. Non voglio cedere alla frenesia e alle complicazioni, soprattutto perché c’è una parola in cui credo con tutto me stesso e questa parola è “semplicità”. Certo mi rendo conto che al giorno d’oggi essere semplici e dare valore alla semplicità non crei molto appeal. Pare che il focus delle persone sia puntato sull’apparenza che con il concetto di semplicità fa un po’ a pugni. Però soffermiamoci a pensare a quanti vantaggi ci porta la semplicità. Me ne vengono in mente alcuni davvero evidenti come essere più decisi e veloci nel fare le cose, oppure provare quel senso di leggerezza che non ci opprime e ci rende più liberi nel fare delle scelte importanti e ancora la facilità nel dare slancio alla nostra creatività e libertà di pensiero. Sono sicuro che ognuno di voi potrebbe trovarne tanti altri. Se ci pensiamo attentamente, nel bene e nel male, le cose che ci succedono sono sempre molto semplici concettualmente e non richiedono ragionamenti troppo elaborati. Che sia l’amore verso altre persone o quando non stiamo bene di salute, per esempio, non abbiamo bisogno di molto preavviso. Le cose succedono e basta. Allora allo stesso modo dobbiamo essere semplici nel reagire a quello che accade. Lo stesso pensiero vale anche per le relazioni interpersonali. Quante volte avremmo voluto capire cosa pensassero gli altri di noi, per esempio, e ci siamo arrovellati senza riuscire a darci delle risposte? E la soluzione più efficace sarebbe stata pure la più semplice: chiederglielo. Il fatto è che siamo sempre sovraccarichi di preconcetti e pregiudizi che non ci fanno dormire bene e soprattutto ci fanno perdere un sacco di tempo. Le cose semplici alla fine sono quelle che ci fanno stare meglio. Le assimiliamo meglio e le accettiamo con più facilità. La semplicità favorisce la chiarezza e facilità la costruzione di un processo di fiducia che nelle relazioni personali è indispensabile per ogni azione comune da intraprendere. Detto ciò è evidente che complicare sia facile mentre semplificare è difficile e richieda un particolare attenzione a padroneggiare competenze trasversali quanto più possibile. Però l’efficacia e l’efficienza sono dirette discendenti della semplicità. Spero di aver portato un interessante punto di riflessione e vi auguro che lo sperimentare questa semplicità possa portarvi ad un piacevole benessere personale.
Ezio Dau


