L’attenzione anche al più piccolo dettaglio è fonte di grande motivazione.
Voglio ragionare con voi su una difficoltà che spesso riscontro quando lavoro insieme ad altri, e cioè quasi sempre. Trovo che da un po’ di tempo a questa parte, forse anche travolti da questa tempesta mediatica che ci propone imprese incredibili e non impossibili tuonanti successi, si sia perso un po’ il piacere di rivalutare e godere delle piccole cose. Si tende ad aspettare la grande occasione, l’exploit che ci cambia la vita quando invece le grandi imprese sono fatte di mille piccole e semplici azioni quotidiane che pregne di errori e di piccoli fallimenti ci indicano qual è la giusta strada da intraprendere. A volte sembra che perdiamo tempo a fare cose senza importanza. Quando chiediamo a qualcuno di come è andata la sua giornata sovente ti risponde che è andata, che non è successo nulla di che e che non c’è niente di rilevante da raccontare. Negli anni, soprattutto nel mio lavoro di sport coach, probabilmente anche per via dell’età avanza, ho imparato a dare valore anche alle piccole cose ed ho compreso che la grandezza delle imprese sta soprattutto nella cura dei dettagli. Cerco di utilizzare tutto il tempo libero facendo cose che potrebbero a prima vista sembrare inutili, ma che sono propedeutiche alla mia crescita personale e al mio essere efficiente ed efficace sul lavoro. Chi mi conosce avrà sentito dire mille volte che sono molto curioso, e quindi mi piace accrescere per quanto possibile la mia conoscenza e la mia competenza. Mi piace leggere, navigare in rete, prendere appunti pasticciando un numero incredibile di fogli di carta con la mia matita e mi piace progettare soprattutto a medio lungo termine. La creazione e la creatività sono per me come una piccola fonte di giovinezza e mi tengono sempre in costante movimento. Per me ogni progetto è un viaggio di fantasia che non sempre ha una conclusione felice ma la soddisfazione di averlo intrapreso è enorme, comunque vada a finire il viaggio. Mi piace pensare che tutto ciò che faccio non vada sprecato e che arricchisca la mia “cassetta degli attrezzi”. Ora vi chiederete perché ho tirato fuori un argomento così particolare e ve lo spiego subito. Siamo finalmente in procinto di uscire da un periodo veramente difficile che ci ha messo a dura prova, tra pandemie, guerre e crisi economiche siamo rimasti compressi in uno spazio poco vivibile. Inutile dire che molte persone in questo periodo sono state prese dallo sconforto e da una sorta di depressione, ma quello che mi ha colpito davvero è che altrettante persone in questi tre ultimi anni non abbiano fatto nulla di nuovo poiché si erano "tarati" sulle pratiche precedenti, impossibili da replicare per ovvi motivi, e si sono fatte sopraffare dalla noia, pur di non uscire dalla zona di comodo ed affrontare nuove modalità di vita personale e lavorativa. La noia, capite cosa voglio dire? Io penso che abbiamo la fortuna di vivere un ambiente come quello sportivo, che in qualche modo ci ha dato l’opportunità di spaziare con la fantasia anche durante la pandemia e ogni piccola cosa fatta a riguardo è stata comunque una grande conquista e io ho cercato di farne tesoro e godermela il più possibile. E voi che ne dite? Riuscite ad apprezzare anche ogni piccola cosa che fate oppure riuscite a trarre soddisfazione solo dai grandi eventi? Siete riusciti a trovare le vostre nuove modalità? Avete avuto il coraggio di modificare il vostro stile di vita e conseguentemente il vostro modo di essere? Riuscite ad immaginarvelo non solo dal punto di vista sportivo ma anche da quello lavorativo e privato? Chissà se è un esercizio mentale anche per voi…
Ezio Dau


